Dai banchetti nobili alle tavole moderne, la Veneziana è un dolce di origini popolari che nel tempo si arricchisce di prodotti che giungono a Venezia, dallo zucchero alle spezie.
Le magnifiche latte, firmate Sonia Design, sfoggiano immagini di atmosfera lagunare, mentre le confezioni ad incarto sono impreziosite da una moneta “fermanastro” da collezione: l’ “Osella” del Doge
L'IDEA - LE GRANDE TRADIZIONE PASTICCIERA DI VENEZIA
Dario Loison ha una certezza: i prodotti più convincenti debbano essere ispirati dalla tradizione, ma rinnovati sperimentando ricette e accostamenti creativi. L’ultima scommessa vinta riguarda la Veneziana, focaccia dolce di origini popolari che nei secoli si arricchisce dei prodotti che giungono a Venezia d’oltremare, dallo zucchero alle spezie. Diventa così un dolce nobile, servito sulle tavole più ricche e assurto nei secoli a simbolo della raffinata tradizione di pasticceria della Serenissima. Si tratta di un lievitato dall’alveolatura spugnosa, ricco di burro, con latte e panna freschi, vaniglia naturale Mananara del Madagascar (Presidio Slow Food), ricoperto di glassa, granella di zucchero e mandorle.
IL PRODOTTO - 4 GUSTI TUTTI DA SCOPRIRE
Non solo tradizione, ma anche innovazione: ecco che la Veneziana Classica, viene impreziosita con alcuni prodotti d’eccellenza che ne esaltano fragranza e morbidezza: la Veneziana al Mandarino, con canditi di mandarino tardivo di Ciaculli, presidio Slow Food dalla Sicilia; la Veneziana al Pistacchio di Bronte, presidio Slow Food dalle terre dell’Etna, utilizzato sia per la guarnizione in granella che per la crema di farcitura; la Veneziana Amarena e Cannella, in una ricetta intrigante che abbina il frutto tipico dei Colli Euganei alla spezia importata fin dal Seicento a Venezia dall’isola di Ceylon.
IL PACKAGING - “SONIA DESIGN” FIRMA LE LATTE
La raffinatezza della Veneziana è sottolineata dalle nuove Latte firmate Sonia Design, una per ogni gusto, che sfoggiano immagini d’atmosfera lagunare, di sfarzose tradizioni e magnifiche architetture, tratte da cartoline storiche custodite presso il Loison Museum.
Stesso stile anche per le confezioni ad incarto, con un tocco di classe che sottolinea la preziosità della confezione: una nuova moneta che ferma il nastro, appositamente coniata, simile all’antica “Osella” che il Doge regalava ai nobili di maggior rango, ad artisti e mercanti che avevano dato lustro alla Repubblica. L'usanza voleva che venisse forata e appuntata con orgoglio sul bavero del mantello. Oggi l'Osella Loison è diventata una moneta da collezione, espressione della cultura del prodotto Loison.
Se dovessi cercare una parola che sostituisce “musica” potrei pensare soltanto a Venezia.
(Friedrich Nietzsche)
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